Le costellazioni di Primavera

Sabato 06 Aprile 2019 alle ore 21:00


foto Le costellazioni di Primavera

Orione, signore indiscusso dell’inverno, è al tramonto, assieme a lui spariscono sotto l’orizzonte ad Ovest anche Sirio, il Toro, Marte e le Pleiadi. 

Il Grande Carro è alto nel cielo, Merak e Dubè  sono al meridiano e puntano direttamente la Polare. 

A Sud alcune costellazioni di cui si sente raramente parlare:  la più difficile da scorgere è la Macchina Pneumatica (latino Antlia), che si trova appena sopra l’orizzonte.    La sua stella principale è di 4° magnitudine e fu definita tra le 88 costellazioni moderne in onore di Denis Papin, l’inventore della pentola a pressione. 

Poco sopra l’Hydra, che si snoda da SE fino quasi a Procione (Cane Minore), appoggiati sopra il suo lungo e sinuoso corpo di serpente, da Est verso Ovest,  il Corvo, la Coppa (Crater) ed il Sestante.

Dall’orsa Maggiore, tracciando con gli occhi una linea curva che parte dalle tre stelle del timone, si arriva ad Arturo (alfa Bootis) e poi, proseguendo ancora la curva, si trova Spica, stella principale della Vergine.

Scendendo da Bootes lato Nord,  si vede la Corona Boreale ed Ercole, ancora più verso Nord la brillante Vega (Lira), che assieme a Deneb (Cigno) ed Altair (Aquila) formeranno il triangolo estivo.

La costellazione più apprezzabile della serata sarà il Leone, posizionata al meridiano, sopra le nostre teste appena in direzione Sud.

Questo periodo è il migliore per osservare la sfuggente doppia galassia a spirale M51 “Wirpool”, nonché i gruppi di galassie M65 / M66 ed M95 / M96, distanze comprese tra 22 e 34 milioni di anni luce, tutte attorno alla 9° magnitudine  ma apprezzabili in serate pulite dato che si trovano in una area sgombra da altri oggetti.    Particolare la visione di M65 ed M66 nel Leone, si tratta di due galassie a spirale ortogonali tra loro rispetto al nostro punto di osservazione: una è vista per piatto ed appare come un disco, l’altra, vista di profilo, ha la forma di un sigaro.

Da li poco avanti, tra Denebola (coda del  Leone)  e la Chioma di Berenice, una zona ammassata di piccole galassie.

Ancora più a NE Ercole, con il celeberrimo ammasso globulare M13 che sarà uno degli oggetti più osservati nel periodo estivo assieme a Giove e Saturno, che si troveranno indicativamente nella zona Scorpione/Sagittario.

Dalle ore 20,49 alle 20,54 un brillante passaggio a -3,8 della Stazione Spaziale Internazionale ISS, che culminerà alle 20,52 sopra le nostre teste ad una elevazione di 80°… con grande disappunto delle nostre vertebre cervicali!       Alle 21,16 passerà anche la Tiangong 2, stazione spaziale cinese, che però sarà molto meno luminosa (1,1).


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