Il Sagittario, guardando verso il centro della Via Lattea

Venerdì 23 Giugno 2017 alle ore 21:00


foto Il Sagittario, guardando verso il centro della Via Lattea

Col progredire della stagione, all’inizio dell’estate, la luminosa fascia della Via Lattea, che avvolge il cielo secondo un cerchio massimo irregolare, ci ripropone gli splendidi oggetti del cielo profondo associati al disco galattico. Il meridiano alle 21:00 è dominato dalle contigue costellazioni di Bootes a Ovest ed Ercole a Est.

La brillante stella Gemma (Alpha Coronae Borealis) sta “sospesa” in mezzo. Direttamente a Sud di Ercole troviamo la vasta costellazione del Serpentario (Ofiuco, dal Greco). Questa ha la caratteristica di “dividere” in due parti il serpente che regge con le braccia. A Sud di Gemma troviamo la testa del Serpente (Serpens Caput), con la stella principale (Alpha=Unukalhai), la più brillante di un piccolo asterismo di 4 stell e(un trapezio irregolare), che aiuta a trovare l’ammasso globulare M5, circa 8° a Ovest-Sud-Ovest e accompagnato dalla stella 5 Ser, poco distante.

Serpens Caput termina a Sud con Mu Serpentis. Direttamente a Est di questa e distanti 5° troviamo le due stelle più occidentali di Ofiuco, che ne rappresentano la mano sinistra che sorregge l’animale (Delta ed Epsilon Oph=yed prior e yed posterior).

La mano destra è rappresentata dalla Nu Oph e sorregge la coda del serpente (Serpens Cauda), la quale termina con la Theta Ser in prossimità del confine con l’Aquila. La figura umana è definita dalla Alpha (Rasalhague), la testa del Serpentario che si trova immediatamente a Sud-Est di Rasalgethi (Alpha Her).

Si tratta di una stella bianca distante circa 46 anni luce e che forma, con Altair, Vega e Deneb, un ampliamento del famoso triangolo estivo. Le 4 stelle hanno la caratteristica di essere tutte bianche e di “sequenza principale”, esclusa Deneb, supergigante distante 1800 a.l.

Le spalle di Ofiuco sono date da Beta e Gamma (destra) e Kappa (sinistra); la parte inferiore è data da Zeta ed Eta, le quali possono figurativamente essere considerate il corpo del serpente retto dall’uomo, mentre la stella Theta, direttamente a Est di Antares (a circa 15°), rappresenta il “piede del Serpentario” e qui accanto fu avvistata la cosiddetta “ supernova di Galileo” nel 1604. In questa direzione si proietta il piano della nostra galassia e scopriamo una regione ricchissima di oggetti di cielo profondo (rarissime galassie).Vicino a Theta Oph, stella multipla dove la principale è una sottogigante di tipo sp. B2IV, giacciono diverse nebulose oscure, di cui la più nota è la c.d. ”nebulosa pipa” (B59,59°

di Barnard), qui vicino si trova anche B72 (nebulosa “serpente”). Tutta la regione è fortemente avvolta da nebulosità dovuta a polveri interstellari per cui lo splendore delle stelle viene diminuito. Il confronto fra la parte buia di tali nebulose e lo sfondo formicolante di stelle, dà un’idea del potere assorbente delle polveri interstellari quando queste si accumulano.

Trovandoci nel piano della Galassia, numerosi e notevoli ammassi (aperti e globulari), si perdono fra le stelle “di campo”.

Fra gli ammassi aperti sono da citare IC4665, ca 1° a Nord-Est di Beta Oph [mag.ammasso4,2;distanza 1200 a.l.]; NGC 6633 che si trova circa 10° a E della stessa stella,[mag.4,6 distante 1225 a.l.]. Visto al binocolo ha una forma a “fagiolo” data dalle sue stelle più luminose. Con un telescopio appare una forma più allungata, tanto che qualcuno ha chiesto in modo ufficiale all’autorità competente, che questo ammasso possa essere designato come “ammasso Italia”.

Continuando a Est per altri 2,5° e appena più basso, troviamo IC 4756 le cui stelle si perdono sullo sfondo della Galassia. Tale ammasso ha mag.10 e dista 1580 a.l.

La costellazione di Ofiuco ospita anche moltissimi ammassi globulari, fra cui i meglio rintracciabili sono M10 e M12, separati da 2,5°. M10 si trova direttamente a Est di Epsilon Oph, circa a 10° dalla stella. Molti altri oggetti notevoli si trovano al confine con lo Scorpione.

Il meraviglioso cielo estivo ci propone anche l’osservazione dei due pianeti maggiori del Sistema Solare. Giove, avviato al tramonto tra le stelle della Vergine, e Saturno, che si trova tra Sagittario e Ofiuco, vicino al punto in cui si proietta il centro galattico (dietro alla stella Gamma Sagittarii, a 26.000 a.l.).

 


Osserviamo verso il centro galattico:

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